Prestito all’amministratore (Director’s loan)

A cura della dott.ssa Rajmonda Kallaverja

In una ditta individuale o in un’impresa familiare, le linee che dividono la figura dell’amministratore, persona fisica, e la società sono spesso sfuocate; l’amministratore può prestare denaro alla società, in caso di fabbisogno di cassa, e la società può prestare denaro all’amministratore e/o pagare le spese personali di quest’ultimo. Le transazioni tra l’amministratore e la società, nel Regno Unito, vengono tracciate in un conto noto come “Director’s loan account – Conto del prestito all’amministratore”.

HMRC tiene sotto controllo il conto del prestito all’amministratore quindi, è necessario assicurarsi che questo sia tenuto in modo completo ed accurato. Nel conto dovranno essere riportati i seguenti dati:

  • prelievo di contanti e rimborsi dei prestiti effettuati dall’amministratore;
  • spese personali pagate con denaro dell’azienda o con una carta di credito aziendale;
  • eventuali interessi addebitati sul prestito.

Se alla fine del periodo d’imposta il conto “Prestito all’amministratore” riporta un saldo passivo e la società rientra in quelle “a numero chiuso”, ci saranno delle conseguenze dal punto di vista fiscale da prendere in considerazione. Si precisa che nell’UK, in generale, una società viene definita “a numero chiuso” quando è controllata da cinque o meno azionisti.

Tasse potenziali da pagare

L’obbligazione fiscale sorge quando, alla fine del periodo d’imposta, il conto del prestito dell’amministratore riporta un saldo passivo e questo saldo rimane in passivo nel periodo dei nove mesi e un giorno dopo la fine del periodo d’imposta di riferimento (questa è la data in cui viene pagata l’imposta sulle società).

Dallo stato patrimoniale, redatto alla fine dell’esercizio economico, dovrà comparire l’ammontare del prestito concesso all’amministratore e/o l’ammontare del prestito concesso dall’amministratore alla società.

L’imposta calcolata è pari al 32,5% dell’importo del prestito concesso all’amministratore. L’aliquota prevista per il prestito all’amministratore coincide con l’aliquota più alta prevista per la distribuzione dei dividendi in UK (infatti per i dividendi l’aliquota più bassa è del 7,5% mentre quella più alta è del 32,5%, a seconda dello scaglione di reddito).

L’imposta sul prestito concesso all’amministratore viene pagata unitamente all’imposta sulle società ma bisogna tenere presente che queste sono due imposte completamente differenti.

Esempio: Tizio è amministratore della società X Ltd. Il bilancio dovrà essere presentato entro il 31 marzo di ogni anno. Il 31 marzo 2018, il conto “Prestito all’amministratore Tizio” risulta avere un saldo passivo per £ 20.000. Se alla data del 1° gennaio 2019, data in cui è dovuta l’imposta sulle società per il periodo d’imposta di riferimento, il conto rimane ancora in passivo, la società sarà chiamata a pagare un’imposta pari a £ 6.500 (ossia il 32.5% di £ 20.000).

Evitare il pagamento di tale imposta

Anche se, alla fine del periodo d’imposta, il conto del prestito all’amministratore riporta un saldo passivo, l’obbligo d’imposta può essere evitato se il prestito viene restituito prima della data di scadenza prevista per il pagamento dell’imposta sulle società, che si ricorda essere di nove mesi e un giorno dopo la fine del periodo d’imposta.

Ci sono diversi modi per evitare di pagare tale imposta, ossia:

  • l’amministratore può versare fondi nella società per restituire il prestito;
  • la società può utilizzare i dividendi distribuiti all’amministratore (quando questo è anche socio) per cancellare il saldo del prestito;
  • compensazione tra il compenso all’amministratore e l’importo del prestito;
  • l’azienda può pagare un bonus all’amministratore e utilizzare questo bonus per cancellare il prestito.

Va notato che, eccezion fatta per il caso in cui l’amministratore apporta fondi nella società, le altre opzioni comportano il pagamento di altre tipologie di imposte.

L’utilizzo delle sopra elencate modalità di estinzione del prestito potrebbe non essere sempre l’opzione migliore. Alle volte potrebbe essere preferibile pagare l’imposta dovuta come, ad esempio, nel caso in cui l’imposta sul dividendo o sul bonus risulti essere superiore all’imposta dovuta sul prestito concesso all’amministratore.

Imposta temporanea

L’imposta oggetto del presente articolo è un’imposta “temporanea”: infatti, quando il prestito viene restituito, per intero o in parte, l’imposta pagata viene rimborsata entro nove mesi e un giorno dopo la fine del periodo d’imposta in cui il prestito viene estinto.

Disposizioni anti – elusive

Va notato che si applicano le regole anti-elusione per impedire all’amministratore di restituire il prestito poco prima della data di scadenza del periodo d’imposta per poi riprendere nuovamente i fondi in prestito dopo tale scadenza, raggirando in tal modo l’obbligo d’imposta.

Riferimenti normativi: CORPORATION TAX ACT 2010, Sezione 455.

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