L’Inheritance Tax nel sistema tributario del Regno Unito: la deduzione fiscale per il trasferimento di aziende.

7° PUNTATA.

A cura del dott. Diego Occari ACA TEP PAN – Prime Advisory UK Ltd
Email: london@primeadvisory.eu.

Sono molti gli italiani che hanno beni nel Regno Unito e che sono soggetti all’applicazione della imposta sulle successioni e donazioni inglese. Si tratta di una tematica complessa sulla quale il nostro Studio intende fare informazione mediante un post settimanale. Una informazione a “puntate” per far conoscere il funzionamento della IHT. 

Talvolta i trasferimenti gratuiti, per atto inter vivos o per mortis causa, possono riguardare aziende, quote di società a ristretta base partecipativa o assets aziendali. In questi casi è prevista una speciale deduzione fiscale che può anche arrivare ad azzerare l’imposta. Al funzionamento di tale deduzione, che prende il nome di Business Property Relief, è dedicata la 7° puntata dell’approfondimento dicato alla Inheritance Tax inglese. 

Come sempre, invitiamo chi fosse interessato, a prendere contatto con i nostri Uffici di Londra, Milano, Padova e Pisa, al cui interno operano specialisti in successioni internazionali qualificati Full Member della STEP.

* * *

1. Introduzione

La Business Property Relief (BPR) riduce il valore di trasferimento ai fini della imposta sulle successioni e donazioni del Regno Unito (IHT). Si tratta di una deduzione da applicare prima delle esenzioni annuali (art. 104 della IHTA 1984).

Nello specifico, ad esempio, il trasferimento inter vivos di una azienda in un trust avrà per effetto della BPR una minore imposta da pagare ed addirittura, in molti casi, potrà addirittura azzerare il valore di trasferimento imponibile.

La BPR riduce il valore degli assets aziendali anche in caso di trasferimento mortis causa. Si tratta infatti di una deduzione che si applica automaticamente al ricorrere di determinate condizioni, e non richiede alcuna formale domanda di richiesta di applicazione.

2. Il concetto di “Relevant Business Property”.

La BPR è utilizzabile dove il valore trasferito da un disponente sia attribuibile ad una c.d. “Relevant Business Property”. La definizione del concetto è stabilita dall’art. 105 della IHTA del 1985 ed include quanto segue:

  1. L’azienda condotta dall’imprenditore individuale o da un associato in partecipazione;
  2. Le quote di società non quotate;
  3. Le azioni di società quotate se il disponente ha il controllo dei diritti di voto. Cioè più del 50% delle azioni ordinarie (condizione questa molto rara nelle società quotate);
  4. I terreni ed i fabbricati o gli impianti e i macchinari posseduti da un individuo ed utilizzati da una associazione in partecipazione di cui l’individuo è partecipante oppure da una società controllata.

Le proprietà correlate si prendono in considerazione al fine di definire l’esistenza del controllo (art. 269 comma 2 delll’IHTA del 1984).

3. L’aliquota di deduzione.

La deduzione BPR può essere applicata al 100% o al 50% (art. 104 della IHTA del 1984).

Se il trasferimento considerato riguarda l’azienda di un imprenditore individuale, di una associazione in partecipazione o quote di una società non quotata in mercati regolamentati, sarà applicata nella misura del 100%.

Se il trasferimento riguarda le azioni una società che controlla le quote di una società quotata, sarà applicata nella misura del 50%.

La misura del 50% sarà applicabile anche agli atti dispositivi che si riferiscono a terreni, fabbricati e impianti o macchinari che il disponente usava in associazione in partecipazione o mediante una società di cui aveva il controllo.

4.  Altri aspetti.

La deduzione BPR spetta soltanto laddove l’attività economica sia svolta da un imprenditore individuale, una associazione in partecipazione o una società commerciale. 

Laddove invece l’attività sia detenuta a scopo di investimento o di negoziazione su beni l’agevolazione non sarà spettante per effetto dell’art. 105 comma 3 della IHTA 1984.

Per esempio, una società che acquista terreni e beni allo scopo di affittarli o in previsione della loro rivendita plusvalente è esclusa dall’applicazione della deduzione BPR. Mentre avranno diritto di beneficiare dell’agevolazioni le società di costruzione immobiliare e di sviluppo, che dunque operano nel business della costruzione di immobili allo scopo di rivendere il prodotto realizzato.

Non è necessario che le azioni siano titolari di diritto di voto. Tutte le azioni di società non quotate sono potenzialmente eleggibili per la deduzione. Anche quelle relative a società non residenti nel Regno Unito.

Ai fini della spettanza dell’agevolazione della BPR, per società “quotata” si intende una società le cui azioni sono negoziate su un mercato regolamentato. Mentre le azioni negoziate all’AIM (precedentemente chiamato Mercato degli Investimenti Alternativi), si considerano equiparate ai fini BPR alle azioni di società non quotate.

I titoli di debito nei confronti di una società si qualificano ai fini della BPR soltanto se il disponente controlla la società che li ha emessi. Ai fini del controllo il disponente deve avere più del 50% dei diritti di voto, il che significa normalmente la maggioranza delle azioni.

Ai fini della agevolazione i titoli di debito devono essere documentali e commerciali. Pertanto non rientrano negli investimenti agevolabili i finanziamenti degli amministratori.

Sui titoli di debito la BPR spetta nella misura del 50% se la società è quotata, altrimenti nella misura del 100%.

5. Requisiti di proprietà.

  1. La regola generale.

La regola generale, stabilita dall’art. 106 della IHTA del 1984 è che il disponente deve aver avuto la proprietà di una relevant business property (di seguito per brevità “business”) nei due anni precedenti al trasferimento. Se tale requisito minimo non è soddisfatto la deduzione BPR non sarà spettante.

Ci sono alcune eccezioni alla regola dei due anni di possesso, stabilite dagli artt. 107, 108 e 109 della IHTA 1984. Vediamole di seguito.

  1. L’art. 107 della IHTA 1984

Ai sensi dell’art. 107 della IHTA 1984 è possibile beneficiare della BPR quando una Relevant Business Property viene ceduta e sostituita con un nuovo business. Dunque, più precisamente, il disponente vende dunque un business e lo sostituisce con un altro nuovo entro 3 anni dalla cessione della vecchia la deduzione BPR sarà applicabile anche al nuovo business qualora successivamente trasferito, senza bisogno di attendere i due anni di holding period. 

Nello specifico la BPR spetta se sommando i periodi di possesso del nuovo business (cioè di una Relevant Business Property) con quelli di possesso del vecchio risulta che il business è stato posseduto per almeno il periodo aggregato di due anni nei cinque precedenti al trasferimento.

Il concetto “sostituzione” applicato ad un nuovo business che sostituisce il vecchio va inteso nel senso che deve esserci una connessione tangibile tra la vecchia proprietà e la nuova proprietà. Ad esempio, se i proventi della vendita della vecchia proprietà vengono utilizzati per acquistare la nuova proprietà, si tratta di una “sostituzione”. Ma se il ricavato della vendita del vecchio immobile viene utilizzato altrove e il contribuente contrae un mutuo per acquistare un nuovo business, le regole sostitutive non si applicano.

Esempio n. 1

Tizio possedeva azioni di XYZ Ltd, una società commerciale non quotata, tra il 2015 e il 2020. Nel 2020 Tizio ha venduto queste azioni per £ 100.000. Nell’agosto 2021, Tizio ha reinvestito i proventi acquistando azioni di ABC Ltd per £ 120.000. Nel marzo 2023, infine, Tizio ha trasferito le sue azioni in ABC Ltd a un trust discrezionale quando valevano £ 132.000.

Vediamo dunque se, e in che misura, BPR è disponibile sulla donazione delle azioni ABC Ltd.

In base ai principi generali, Tizio non riceverà BPR al momento del trasferimento delle azioni di ABC Ltd. Tizio possiede solo le azioni ABC Ltd da circa 18 mesi, quindi il suo periodo minimo di proprietà non è stato soddisfatto.

Tuttavia, ai sensi dell’articolo 107 IHTA 1984, le azioni ABC Ltd sono “proprietà sostitutive” e i proventi delle azioni originarie sono stati reinvestiti entro tre anni. Se uniamo il periodo di possesso dei due lotti di azioni, questi ammontano a più di due dei cinque anni precedenti la donazione di marzo 2023. Pertanto, la BPR spetterà sul trasferimento delle azioni ABC Ltd nella misura piena del 100%.

La domanda successiva è: 100% di cosa?

Quando si applicano le regole di sostituzione, la BPR spettante non può superare quella che sarebbe stata disponibile se la proprietà originaria non fosse stata sostituita. Ciò significa che la BPR sul trasferimento delle azioni ABC Ltd sia limitato a £ 100.000.
Tuttavia, nella prassi l’HMRC consente di adottare un “approccio ragionevole volto a quantificare e concordare lo sgravio limitato in modo pratico”. Ciò significa che HMRC consentirà un adeguamento per riflettere il valore di qualsiasi crescita delle azioni sostitutive. Pertanto, poiché nell’esempio le azioni di ABC Ltd sono aumentate di valore del 10%, è ragionevole che HMRC autorizzi l’utilizzo di BPR su £ 100.000 maggiorato del 10%, ovvero £ 110.000.

  1. L’art. 108 della IHTA 1984

In caso di donazione inter vivos o di successione mortis causa di beni aziendali, il periodo di proprietà per il beneficiario ai fini del BPR inizierà a decorrere dalla data della donazione. Tuttavia, il periodo di proprietà del dante causa può essere sommato con il periodo del beneficiario se il trasferimento è avvenuto tra coniugi o partner civili mortis causa (IHTA 1984, s.108).

Esempio n. 2

Caio possiede azioni in una società commerciale non quotata. Trasferisce le azioni a Lucilla e Lucilla detiene le azioni per meno di due anni prima di trasferirle a un trust. Normalmente nessun BPR spetterebbe sul trasferimento in quanto Lucilla non detiene le azioni da due anni.

Tuttavia, s.108 IHTA 1984 consente di cumulare i periodi se il donante e il donatario sono coniugi/partner civili e il trasferimento dal donante al donatario è avvenuto mortis causa.

Dunque in questo esempio, se Caio e Lucilla fossero coniugi/partner civili e Caio trasferisse le azioni a Lucilla tramite il suo testamento, potremmo aggregare i periodi di proprietà e Lucilla potrebbe beneficiare della BPR sul trasferimento al trust. Ciò nel presupposto che il periodo di proprietà sommato di Caio e Lucilla superi il minimo di due anni. Questo è l’unico caso in cui è possibile sommare il periodo di proprietà del donante e del donatario.

  1. L’art. 109 della IHTA 1984

L’art.109 della IHTA 1984 riguarda il caso dei “trasferimenti successivi” e prevede che la BPR spetti anche quando vi siano due trasferimenti dello asset ravvicinati nel tempo, al verificarsi delle seguenti condizioni:

  • il primo trasferimento possa beneficiare della BPR poiché il dante causa aveva proprietà dell’asset per almeno due anni;
  • il secondo trasferimento avvenga entro due anni dal primo;
  • uno dei due trasferimenti (il primo o il secondo) sia mortis causa. 


Esempio n. 3

Sempronio possedeva azioni di una società commerciale non quotata che furono trasferite a Mevio alla morte di Sempronio. Mevio detiene le azioni per meno di due anni prima di trasferirle in un trust. In base ai principi generali, a Mevio non spetterebbe la BPR sul trasferimento poiché possiede le azioni da meno di due anni.

Tuttavia, ai sensi dell’art. 109 IHTA 1984, poiché nel biennio vi sono stati due trasferimenti successivi. Supponendo che Sempronio avesse posseduto le azioni per più di due anni prima di trasferirle a Mevio, e dunque il suo primo trasferimento si sarebbe qualificato per la BPR. Poiché almeno uno dei due trasferimenti è stato effettuato in caso di decesso, l’art. 109 consentirà a Mevio di beneficiare della BPR di ridurre l’imponibile del secondo atto dispositivo, ovvero quello dell’apporto in trust.

6. Contratti di vendita.

Se esiste un contratto vincolante per la vendita del bene esistente alla data del trasferimento del business, la BPR non spetta. Ad esempio, se un venditore ha stipulato un contratto per vendere il bene ma successivamente muore prima che la vendita sia completata, nessun BPR sarà disponibile nel patrimonio del venditore (art. 113 della IHTA 1984).

L’HMRC Statement of Practice 12/80 evidenzia un potenziale problema con gli accordi di partnership.

In un tipico accordo di partnership, di solito viene prevista una clausola secondo la quale alla morte di uno qualsiasi dei partner, la sua quota di partnership dovrebbe essere venduta agli altri partner. Secondo l’HMRC, ciò costituisce un contratto vincolante per la vendita, il che significa che nessun BPR sarà disponibile sul trasferimento della partecipazione nella partnership, né per atto inter vivos mortis causa.

Secondo l’HMRC tale problema può essere risolto prevedendo l’uso di opzioni incrociate. Invece di includere una clausola di “acquisto e vendita” all’interno dell’accordo di partnership, ciascun partner avrà un’opzione in base alla quale avrà il diritto di vendere la propria quota di partnership agli altri partner. (Comunicato stampa HMRC 19.9.84.).

I restanti soci avranno dunque un’opzione in base alla quale possono riacquistare la quota di un socio deceduto. L’HMRC ha confermato che tale opzione non è un contratto vincolante e che non vi sono restrizioni nel poter beneficiare della BPR.

Le stesse problematiche valgono qualora si sia in presenza di patti parasociali aventi ad oggetto il trasferimento di quote societarie.

Le azioni di una società non sono inoltre qualificate come proprietà aziendale rilevante se al momento del trasferimento:

  • è stato emesso un provvedimento di liquidazione della società; oppure
  • è stata deliberata la liquidazione volontaria della stessa; oppure
  • è in liquidazione.

7. Beni esenti.

La BPR spetterà in misura limitata al trasferimento di azioni se la società detiene “beni esclusi” (art. 112 della IHTA 1984).

Un “bene escluso” ai fini IHT è un bene che non è né:

A. utilizzato per scopi commerciali nei due anni immediatamente precedenti un trasferimento; né

B. necessario per un futuro utilizzo in azienda.

Le attività escluse in genere includono azioni o titoli detenuti a scopo di investimento, attività detenute per uso personale del cedente (o di qualcuno ad esse collegato) o ingenti depositi di liquidità non richiesti per un uso futuro nell’attività.

Se una società svolge in parte attività commerciali e in parte attività non commerciali (come immobili dati in locazione o azioni detenute a scopo di investimento), la sua “attività” comprende tali investimenti. Pertanto, se le attività all’interno della parte di investimento (essendo le proprietà in locazione e le azioni ecc.) vengono utilizzate nell'”attività” complessiva della società, tali attività non possono essere attività “escluse”.

Occorre dunque vedere se gli investimenti detenuti da una società commerciale fanno parte del “business” di tale società.

L’attività esclusa più comunemente identificata nella pratica è rappresentata da rilevanti depositi di liquidità all’interno di un’azienda. 

A meno che la liquidità non sia detenuta come capitale circolante o sia destinata a uno scopo commerciale futuro, la possibilità di utilizzare la BPR sarà limitata.

L’importo del trasferimento che ha diritto all’utilizzo della BPR sarà dunque pari al valore delle azioni donate moltiplicato per la frazione seguente:

Trasferimento qualificato

=

Valore dell’attivo trasferito X [(Totale attività – Attività escluse)/Totale attività]

Pertanto, se la società non ha attività esenti, tutto il valore delle azioni si qualificherà per BPR.

Esempio n. 4

Mevio trasferisce le azioni di una società commerciale non quotata in Trust. Il trasferimento di valore (impoverimento del donante) è di £ 500.000.

La società ha un patrimonio netto di £ 2 milioni di cui £ 600.000 costituiti da liquidità detenuta su un conto di deposito a breve termine. La liquidità è stata concordata con HMRC come bene escluso in quanto non viene utilizzata nell’attività né è necessaria per un futuro utilizzo aziendale.

Di seguito calcoliamo il trasferimento tassabile inter vivos relativo alla disposizione delle azioni dopo tutti gli sgravi disponibili.

Poiché Mevio ha trasferito la relativa proprietà aziendale a un trust discrezionale, beneficerà della BPR. L’aliquota del BPR applicabile alle azioni di società commerciali non quotate è del 100%. Tuttavia, la BPR sarà limitata in virtù dei “beni esclusi” all’interno della società e nello specifico la liquidità eccedente quella che serve per il regolare esercizio dell’impresa.

Di seguito i conteggi dell’imponibile ai fini della IHT.

£.
Azioni trasferite 500.000
(meno) applicazione della BPR = 500.000*(2.000.000-600.000)/2.000.000 (350.000)
Valore del trasferimento 150.000
(meno) deduzione della esenzione annuale dell’anno e del precedente (6.000)
Valore imponibile del trasferimento inter vivos 144.000

 

Dall’esame della disciplina IHT applicabile alle società con liquidità eccessiva consegue che ai fini di una buona pianificazione tributaria, laddove una società disponga di significative riserve di liquidità, si dovrebbe prendere in considerazione:

  • distribuire la liquidità agli azionisti mediante dividendi;
  • utilizzare la liquidità per acquisire attività inerenti all’esercizio dell’impresa; oppure
  • annotare nella relazione degli amministratori o nei verbali consiliari che la liquidità è destinata a uno specifico scopo imprenditoriale futuro.

Ciò contribuirà a evitare una restrizione di “beni esclusi” e a massimizzare la BPR.

* * *

Sperando che queste prime informazioni siano state di tuo interesse, ti rinviamo alla prossima puntata sul tema prevista per lunedì prossimo. Ti ricordiamo che potrai trovare sul nostro sito internet i precedenti post sulla fiscalità inglese e che comunque se hai necessità, puoi contattarci senza impegno, al nostro recapito london@primeadvisory.eu

Utrzymujemy łapkę w pulsie i non stop aktualizujemy oferty bezpłatnych spinów, które to dzięki naszym portalu pochodzą jedynie od najlepszych kasyn webowych. Konkretne wytyczne oraz instrukcja odbierania bonusów udostępniona zostaje po jednym spośród poniższych akapitów. Przejdź do odwiedzenia rankingów spośród własnej stronicy jak i również komentuj na temat nowych zakupach – darmowe spiny z brakiem depozytu i sporo odmiennych.

  • Producent IGT daje do kasyn sieciowy swoje wersje nie tylko w wersji stacjonarnej, ale i takiej w telefony.
  • Przedtem skorzystasz spośród dowolnego bonusu wyjąwszy depozytu musisz mieć możliwość zapoznania się wraz z swoim regulaminem, żeby dowiedzieć się np.
  • Ocena za sprawą komórkę – bezpłatne spiny za poświadczenie numeru komórkowy po specjalny szyfr SMS owo powszechny strategia w ekspresowe zatwierdzenie konta bankowego gracza.
  • Owe nie zaakceptować wyczerpuje możliwości, bowiem niektórzy ludzie wytwórcy gierek umieszczają we wnętrzu konsol takie bonusy.

A więc najwyżej punktowane znaki jak i również owe na temat osobliwym relacji mają jednostka siódemek. Są ów lampy led złote, czerwone albo srebrzyste, poszczególne lub wielokrotne, lecz maksyma wydaje się być zwykła – są to maszyny gry hazardowe, w których siódemka wydaje się być najistotniejsza. Wówczas gdy cenisz stare gry hazardowe darmowo, to ta właściwość bez wątpienia Wam się spodoba. Mieści ona wszelkie te pozycje, jakie przypominają dawne machiny typu jednoręki bandzior stojące w całej lobby kasyn naziemnych. Mogą mieć trzy czy pięć bębnów, pod bębnach powstają głównie znaki owoców, a same zabawy mają bardzo zwykłe wzory.