La Capital Gain Tax nel Regno Unito – esenzione annuale

A cura della dott.ssa Rajmonda Kallaverja

La Capital Gain Tax (CGT), ossia l’imposta sul guadagno in conto capitale o sulla plusvalenza, viene normalmente pagata quando un bene viene venduto o ceduto. Di solito viene pagata sul guadagno realizzato dalla vendita dei vari tipi di beni, tra cui immobili (generalmente viene esclusa la residenza principale), titoli e azioni, dipinti e altre opere d’arte; in determinate circostanze può essere dovuta anche per gli atti di donazione (si ricorda che il capital gain è dato dalla differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo di acquisto di un determinato bene).

Nel Regno Unito alcune attività sono esenti da CGT, come ad esempio le attività detenute in un conto di risparmio individuale (Individual Saving Account), le scommesse e le lotterie, il denaro contante in sterline, i gioielli, i beni di antiquariato e gli altri effetti personali aventi un valore unitario pari o inferiore a 6.000 sterline.

Il metodo più comune per ridurre al minimo questa imposta è quello di assicurarsi che vi sia l’applicazione dell’esenzione annuale nei casi previsti. Il calcolo dell’imposta dovuta è relativamente semplice nel caso in cui sono in gioco solo i guadagni in conto capitale; tale calcolo può diventare leggermente più complesso laddove sono coinvolte anche le perdite di capitale.

La maggior parte delle persone nel Regno Unito ha diritto ad una esenzione annuale dalla CGT, il che significa che nessuna CGT è dovuta sui guadagni fino ad un determinato importo. Per il periodo 2018-2019 il limite fissato è quello di £ 11.700 mentre per il 2019-2020 detto limite salirà a £ 12.000.

Gli individui beneficiari godono ciascuno della propria esenzione quindi, per i beni di proprietà comune, i coniugi avranno la possibilità di esentare fino all’importo di 23.400 dei guadagni nel 2018-2019, importo che sale a £ 24.000 nel 2019-2020.

Tuttavia, l’esenzione annuale è valida solo per il periodo d’imposta corrente: non è possibile utilizzarla per i periodi d’imposta precedenti o per quelli successivi; dunque, se non viene utilizzata nel periodo d’imposta di riferimento, andrà persa. Se prevedete di effettuare una serie di cessioni, ad esempio vendere un portafoglio di azioni, è possibile considerare i tempi di vendita tra due o più periodi d’imposta per poter utilizzare il maggior numero possibile di esenzioni annuali.

Trasferimenti tra coniugi/partner

Sebbene i trasferimenti di beni tra coniugi o tra conviventi non siano tecnicamente esenti da CGT, i meccanismi di calcolo sono tali da non comportare alcun addebito dell’imposta CGT su tali trasferimenti; ciò a condizione che i coniugi, o i partner nel caso delle unioni civili, si sposino e vivano insieme. Va tuttavia sottolineato che, nel caso in cui il coniuge o il partner venda successivamente il bene, questo potrebbe essere chiamato a dover pagare la CGT a partire da quel momento.

Esempio numerico:

Emily, una contribuente inglese con reddito rientrante nella alta fascia (higher rate taxpayer), vende n. 500 azioni della società ABC PLC nel periodo 2018-2019, realizzando un guadagno in conto capitale pari a £ 30.000. Dopo aver detratto l’esenzione annuale (£ 11.700), il suo guadagno in conto capitale imponibile risulta essere pari a £ 18.300. Pertanto, Emily pagherà l’imposta CGT al tasso del 20% per un importo pari a £ 3.660.

Se prima della vendita Emily avesse trasferito metà delle proprie azioni al suo coniuge, Bob, un contribuente con reddito rientrante nella fascia base (basic rate taxpayer), la tassazione sarebbe significativamente diversa. Sia Emily che Bob potranno utilizzare le loro esenzioni annuali e ciascuno avrà un guadagno netto imponibile di £ 3.300 (al netto dell’esenzione annuale CGT). Poiché Bob è un contribuente con reddito rientrante nella fascia base, questo pagherà la CGT al 10%.

Alla luce di quanto detto sopra, l’imposta CGT realizzata dalla vendita delle azioni sarà calcolata come segue:

  • Emily: guadagno netto imponibile di £ 3.300 al 20% = £ 660di imposta CGT;
  • Bob: guadagno netto imponibile di £ 3,300 al 10% = £ 330di imposta CGT.

Totale imposta da pagare £ 990.

Il trasferimento della metà delle azioni a Bob consente potenzialmente un risparmio un’imposta per £ 2.670. Anche se è lecito organizzare gli affari finanziari in modo da minimizzare le tasse da pagare, esistono tuttavia delle rigide regole anti-elusive. Pertanto, si consiglia fortemente di rivolgersi ad un consulente professionale, come lo studio Occari&Partners Ltd, prima di mettere in atto transazioni di questo tipo.

Nel prossimo articolo parleremo della Capital Gain Tax prevista per le società.

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Riferimenti normativi: Taxation of Chargeable Gains Act 1992, section 3.

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